SI È FATTO POVERO PER ARRICCHIRCI DELLA SUA POVERTÀ (Cfr. 2 col 8,9)

Cari Amici di S. Alberto,
cari Amici della Croce,
rendo grazie a Dio per la possibilità di condividere con voi alcune riflessioni in occasione di questo prossimo inizio del tempo quaresimale, tempo di grazia e di combattimento spirituale, in preparazione della celebrazione della Pasqua del Signore.
Come vivere bene questi quaranta giorni che si stanno dinanzi? Credo che lo Spirito Santo, invocato con sincerità da ciascuno, donerà quei suggerimenti appropriati, che tengano conto dei bisogni e delle esigenze di ogni persona.
Alla luce del messaggio per la quaresima di Papa Francesco, che troverete in allegato a questa newsletter, ritengo che sarebbe bello vivere questo tempo di grazia arricchendoci quotidianamente della povertà di Cristo (cfr. 2 Cor. 8,9).
Questa povertà è esigita dal suo forte amore per noi, che lo ha portato ad incarnarsi, ad insegnarci la via che conduce al regno dei cieli, ad offrire la propria vita sulla croce per la salvezza del mondo.
Per arricchirci della povertà di Cristo, la prima cosa da fare è prendere le distanze dalle ricchezze di questo mondo.
È privilegiare la dimensione dell’essere su quella dell’avere.
Mi arricchisco quando progredisco nella mia conformazione a Gesù, non quando accumulo molti beni materiali.
Mi arricchisco quando investo un po’ del mio tempo quotidiano nell’ascolto della Parola di Dio, che mi comunica la verità e che mi mette in condizione di riconoscere chi veramente sono.
Mi arricchisco quando rinuncio ad una occupazione superflua, che mi potrebbe anche procurare un vantaggio economico, per passare un po’ di tempo con il Signore, nell’interiorità della preghiera.
Mi arricchisco quando, riconoscendo che tutto ciò che possiedo è dono di Dio, so condividere qualcosa con chi è privo del necessario.
Mi arricchisco quando non sciupo il tempo in occupazioni dispersive, ma investo le mie energie in ciò che è veramente necessario.
Mi arricchisco quando cerco il regno di Dio e la sua giustizia mettendomi così nella condizione di sperimentare la provvidenza di Dio nella mia vita.
L’itinerario che sarà proposto ai frequentatori dell’Eremo consisterà nell’impegnarsi nella riflessione su una parola del Vangelo quotidiano, secondo una traccia che verrà messa a disposizione il mercoledì delle ceneri, e che costituisce l’allegato 2 della presente newsletter; nel fare, a discrezione, una piccola rinuncia quotidiana (digiuno) in particolare da ciò che può recare danno al fisico o alla psiche o allo spirito; nel riservare al Signore la decima del frutto del proprio lavoro da devolvere all’Associazione Ora et Labora, che sostiene l’Eremo di S. Alberto nel suo ministero pastorale, da recapitare in occasione della S. Messa della Cena del Signore, il Giovedì Santo.
Mi auguro che avvalendosi di questi suggerimenti, tutti possano vivere fruttuosamente questo tempo quaresimale, raccogliendo a Pasqua i frutti di conversione vera e santità autentica.
Il Signore ci benedica tutti.

P. Felice Traversa m.d.

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